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Don Renzo Nencioni, parroco a La Scala (1986-1995)

Dopo la morte del parroco don Luigi Paoli (avvenuta il 27 dicembre del 1984) la parrocchia di San Pietro alle Fonti a La Scala era rimasta orfana e aspettava da più di un anno la nomina del nuovo parroco. Quando finalmente il Vescovo comunicò il nome, tutti in paese si domandavano chi fosse questo don Nencioni:  pressoché sconosciuto ai più,  solo qualche foto di  questo “bel giovanotto”, che iniziò a circolare, riuscì ad appagare la curiosità dei parrocchiani. Finché un bel giorno, probabilmente incuriosito anche lui più di noi della nuova destinazione, don Renzo si presentò al bar del paese,  e subito si levò un bisbiglio di persone che lo indicavano come il nuovo parroco.

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Don Renzo Nencioni fece il suo solenne ingresso in parrocchia il 5 aprile 1986, dopo un triduo di preparazione che ne preparò la venuta. Il giorno del suo ingresso, la popolazione aspettava il nuovo parroco radunata alla chiesa parrocchiale; quando in fondo alla discesa di San Pietro arrivò don Renzo,  dette l’impressione ad alcuni  di vedere, invece di un prete, uno che andava a sposarsi, tanto era così distinto con quel bel vestito chiaro, giacca e pantaloni; cosa a noi abbastanza insolita.

 

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Un quercia per Don Renzo!..

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          A Ponsacco continuano i festeggiamenti all’ arciprete!.  

           Questa volta a Don Bosco, dove il martedì 08 luglio  alle ore 19,00, è stata organizzata  una festa in cui un caratteristico e significativo regalo è stato fatto dai giovani e dai ragazzi di Ponsacco al proprio parroco Don Renzo Nencioni, in occasione del suo 50° anniversario del sacerdozio: un piccola quercia da piantarsi nel terreno dove si erge la chiasetta di Don Bosco.

          La quercia, fin dal tempo antico, è indissolubilmente legata alla civiltà europee tanto che è sempre accreditata come re degli alberi, con rilevante valenza simbolica, religiosa. Essa è  un albero dalla chioma ampia e frondosa, su cui rami nidificano gli uccelli e vivono piccoli animali, che offre rifugio ed ombra a molti abitanti del bosco e legna ad ardere il contadino ed è quasi universalmente considerata simbolo del durata del tempo, di lunga vita, dignità, maestosità e soprattutto forza

            “Ci vedo – ha detto Don Renzo – un augurio per me, perchè continui ad essere forte come una quercia nella mia attività pastorale e ci vedo anche un significato molto più bello: nello spazio chiamato Don Bosco dovrà cersecere pur lentamente come una quercia il sogno coltivato e accarezzato nel mio cuore di parroco, un oratorio parrocchiale. Esiste già un progetto che chissà quando si potrà realizzare nel tempo”.

      ‘Ad multos annos…’ hanno scritto giovani sulla lapide ricordo. “Spero proprio – ha continuato ringraziando i giovani e i ragazzi – di avere sufficienti anni a disposizione per veder crescere la quercia e insieme a lei realizzato il mio sogno!”. Al termine della cerimonia dell’alberello giubilare, tutti i giovani e i ragazzi hanno partecipato alla cena offerta dall’arciprete.

                                                                                                                                                                                                         Don Holin D’cruz

Il giubileo di Mons. Nencioni

          Sabato 5 luglio mons. Renzo Nencioni ha ricordato, con una solenne Liturgia nella chiesa di San Giovanni Evangelista, il 50° anniversario della sua prima Messa di novello sacerdote, celebrata proprio a Ponsacco. I canti sono stati eseguiti dal Coro Parrocchiale diretto da Monica Ciarla.

                Hanno assistito alla celebrazione il Vescovo Mons. Fausto Tardelli ed alcuni sacerdoti del Vicariato, il Presidente della Provincia Andrea Pieroni, il sindaco Francesca Brogi, il vice-sindaco Fabrizio Gallerini, l’assessore Emanuele Turini, il comandante Meucci della stazione dei Carabinieri, il governatore della Misericordia Alberto Lemmi, il presidente della Pubblica Assistenza Bellarmino Bellucci e il presidente della Fratres Massimo Favilli ed alcuni rappresentanti dell’associazionismo cittadino. Il gruppo Scout ha prestato il servizio d’ordine lungo la navata centrale. I ponsacchini, molto attaccati al loro parroco, sono accorsi numerosissimi e si sono uniti alle rappresentanze dei fedeli provenienti anche dalle parrocchie (Collemontanino/Parlascio/Ceppato, La Scala/La Roffia, San Rocco di Larciano) nelle quali don Renzo è stato negli anni  come parroco.

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